Centro Yoga Le Vie

Sanghita yoga

Incontri – concerti – performance – pratiche meditative che vedono come filo conduttore  l’arte e il suono, sia nell’aspetto culturale che come mezzo per il benessere integrale dell’individuo.

Sanghita – è il suono inteso come vibrazione espressa in tre forme: la musica, il canto, la danza.
Il pensiero filosofico dell’india, come le nostre culture più antiche, vede in ogni forma di espressione artistica un mezzo di fusione con il Principio Universale.
In riferimento al Sangita – Ratnakara di Sharngadeva (1210-1247) uno dei più importanti testi musicologici dell’India, il quale raccoglie una serie di informazioni che si trovano in opere precedenti come il Natyasastra (riguardante la danza). Il testo ha un grande impatto su quasi tutti gli scrittori nel periodo successivo, creando un utile ponte tra l’antico e il periodo medievale.
Ospiteremo musicisti, terapisti del suono, insegnanti di Nada e Mantra Yoga (lo yoga del suono), danzatrici di Bharata-Natyam (antica forma di teatro danza originaria dell’India del Sud).

venerdì 10 marzo

DANZA O PREGHIERA

Performance di danza yoga – musica dal vivo con la musica biologica dal”Sesto Continente”

La forma del “Corpo”, il potenziale di forza, la fragilità, la complessità e la semplicità del suo funzionamento, lo consacrano come ideale strumento per qualcosa che va oltre la mera esistenza biologica.
Lo spettro completo delle sue caratteristiche naturali, dalle più grossolane alle più sottili, quasi obbliga l’essere a fare di ogni momento della vita, un atto di consapevolezza di ogni cosa che l’ha formato e lo contiene, dalla sua origine ai suoi obbiettivi; secondo la personale conoscenza. Ma l’odierna condizione sociale rende molto difficile questa semplice e grandiosa contemplazione.
L’idea della performance nasce così come un tentativo di ritrovare nella danza, anche se solo per un breve momento, un utilizzo sacro del corpo quale perfetto strumento di coscienza; in unione tra pensiero e azione, tra azione ed e-mozione e dunque in preghiera.
Ciò che fa della preghiera un atto di autocoscienza è l’idea di confrontarsi con un’entità per la quale non esiste segreto ne colpa. E’ quindi inutile mescolare a tale atto gli aspetti della personalità o dell’ego che normalmente ci portiamo dietro come un peso.

L’esistente individuale o soggettivo rivela tutta la sua grandiosità
nell’incessante e naturale tendenza a tornare uno.
Così nasce la vita.

con Riccardo Leone

Riccardo LeonePartendo dalla ginnastica artistica la formazione tocca svariate discipline quali teatro, aikido, danza butho e contemporanea; praticando tecniche quali Graham, Limon, Cunningham, release.
A Venezia frequenta l’accademia Isola danza diretta da Carolin Carlson dove la sensazione della danza si espande grazie all’incontro con maestri come Lario Ekson, Jorma Uotinen, Pedro Powels ecc.
Poi l’avvicinamento al butoh con maestri quali Yoshito Ohno, Isako Hirakawa, Yumiko Yoshioka, Masaki Yuana. Nel 2010 durante un soggiorno in India incontra la pratica dello yoga che si trasforma nel tempo in una disciplina quotidiana di grande importanza anche nel suo modo di sentire la danza. A tutt’oggi prosegue in maniera autonoma la formazione, nella ricerca, sviluppando un suo stile in continua evoluzione che è la sintesi di tutte le esperienze.

Costo € 10

Orario:
21.15 – 22.30

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